Pensare con il cervello e sentire con il cuore. Due modi diversi di vivere la vita

Tutto ciò che è legato alla cognizione, al pensiero lineare, alla argomentazione, alla razionalità è frutto del cervello e quindi è legato ad una conoscenza che potremmo definire orizzontale cioè un sapere di tipo accademico o cognitivo.

Infatti esiste una scienza, la scienza cognitiva che ne spiega il funzionamento e ha degli elementi che la contraddistinguono:

• Un processo di raccolta ed elaborazione delle informazioni permette a un organismo o a un sistema di produrre risposte appropriate in funzione delle condizioni ambientali. Questo principio riprende l’ottica evoluzionista tale per cui le funzioni cognitive sono adattive, proprio nel senso darwiniano del termine (di qui l’approccio evoluzionista allo studio dell’uomo).

• Le informazioni di cui si è parlato al punto precedente devono venire rappresentate così da essere computabili. Quindi le informazioni concernono un mondo e hanno contenuti e intenzionalità, nel senso che sono dirette a uno scopo. La ragione usa il linguaggio per un fine!

Quindi chi usa la mente produce e condivide, attraverso la propria capacità comunicativa, i propri processi cognitivi frutto del sapere personale acquisito nel tempo e finalizzato al proprio obiettivo da raggiungere ma come vedremo sono limitati nell’intuizione.

Il cognitivismo pone alla sua base la teoria della comunicazione e quindi da fondamentale importanza al linguaggio ed è inoltre alla base delle scienze sperimentali.

Nella società attuale, come scienza, il cognitivismo possiede un ruolo basilare ma ha una conseguenza in chi è interessato ad un Percorso di Crescita Personale e Spirituale: perde la connessione con l’Anima.

Se vogliamo una nuova società dobbiamo recuperare una connessione animica basata sul cuore anziché sul cervello come organo deputato al controllo della nostra vita.

Wolfgang Pauli (premio Nobel per la Fisica), nel dopo guerra verso, gli anni ’50, disse che la società era arrivata al punto in cui era perché aveva perso la sua Anima.

Il Metodo Cosmo aiuta ogni persona a cambiare rotta e ha portare la propria vita verso una connessione di tipo più spirituale e meno cognitiva.

La figura che sembra un otto è in realtà la forma dell’energia Scalare che dal vuoto quantico (o Sorgente Divina), la fonte della creazione dal punto di vista scientifico e Spirituale, emerge e crea la realtà fenomenica che tutti noi viviamo e di cui facciamo parte.

Attraverso l’utilizzo delle tecniche bioenergetiche del Metodo Cosmo  si può iniziare questo processo di conversione e migliorare o potenziare il nostro sentire, questo perché il chakra del cuore è la sede della nostra Anima. Il Metodo Cosmo è infatti in grado di potenziare la nostra connessione con l’anima dato che l’energia del Potere dell’Amore crea la miglior connessione coerente e con maggior armonia.

Infatti migliorando la connessione con il proprio cuore-anima possiamo anche cambiare la tipologie di comunicazione che tecnicamente diviene di tipo magnetico anziché elettrico come quella di tipo cognitivo (approfondisci: https://www.centromii.it/qualita-magnetica-e-qualita-elettrica-nella-comunicazione-in-ambito-psiche-somatico-come-si-genera-leffetto-nocebo-e-come-cambiare-lo-stato-comunicativo/ ).

Se vogliamo una nuova società dobbiamo necessariamente affidarci di più alla nostra anima e meno alla nostra cognizione e ricercare di più le intuizioni, il sapere verticale che ti arriva improvviso di fronte ad un problema anziché il ragionamento.

Come la società usa la ragione, la cognizione, lo vediamo ogni giorno e sicuramente ci meritiamo molto di più. Contribuiamo al cambiamento della società cambiando noi per primi il nostro approccio alla vita e inizierà a cambiare la vita intorno a noi.

Come diceva Gandhi: Sii il cambiamento che vuoi vedere nella società!

Se vuoi conoscere e sperimentare le tante qualità e funzionalità del Metodo Cosmo vai al seguente link: https://www.metodocosmo.org/courses/i-livello-metodo-cosmo/

Co-Fondatore Metodo Cosmo
Dir. Scientifico I.B.I.
Presidente A.I.O.S.A.
Dott. Roberto Fabbroni