Vi voglio parlare del significato della Fiducia e della Fede che come parole sembrano avere un significato ovvio, ingenerando dei comportamenti, di per sé scontati e invece hanno necessità di essere guardate e vissute attraverso il Discernimento.
Nell’ambito dei corsi di Crescita Personale e Spirituale del Metodo Summa Aurea®, uno degli argomenti d’importanza fondamentale è riportare il significato reale alle parole o alle frasi che si dicono, evitando di rimanere nei modi di dire o di fare che spesso esprimono una distorsione, umana ed egoica della Verità!
In generale i due termini indicano una obbedienza cieca quando si parla di Fede e di Dio, mentre di Fiducia riferita a sé stessi, agli altri e alle autorità.
In realtà, sia per avere Fiducia e sia per avere Fede bisogna aver acquisito il Discernimento che possiamo definire come la capacità di saper riconoscere la Verità!
Quindi bisogna imparare a discernere e ora vedremo come fare!
Partiamo dal conoscere da dove arriva la Fede nel senso vero del termine.
La Fede deriva, e quindi è una conseguenza, dalla Volontà Divina.
Infatti, quando Dio esprime la propria Volontà ciò che ne consegue è Fedele all’intento che Loro[1] hanno espresso. Ovviamente nell’espressione della Volontà di Dio c’è esclusivamente ciò che è Vero e quindi Fedele.
Quanto appena detto significa che chi ha Fede, di conseguenza, ha acquisito Conoscenza perché la Fede ci vede benissimo, sa Discernere ed è tutt’altro che cieca.
Chi esprime una fede cieca fa atto di proselitismo e di obbedienza senza conoscenza.
Una Verità, per essere riconosciuta come tale, va prima messa in discussione e poi attraverso il proprio sentire profondo, dovuto al percorso evolutivo intrapreso, e quindi attraverso l’Apertura del Cuore e la connessione con la propria Anima-Sé Divino, se ne coglie la risonanza in noi.
Se risuona come Verità quando viene ascoltata o vista come azione in essere, allora in noi, necessariamente come conseguenza, provoca un atto di Volontà che porta al riconoscimento della Fonte dell’azione o della parola, origine di Verità. Quindi il Fedele diventa Devoto e l’obbedienza è una conseguenza e mai un’imposizione.
La Fiducia che è strettamente correlata alla Fede è perseguibile allo stesso modo a prescindere dal contesto. Ad esempio se l’autorità (come lo Stato) pone un obbligo moralmente o eticamente discutibile che manca di risuonare in noi come Verità, diviene Giusto, disconoscere tale obbligo. È Giusto avere una Obiezione di Coscienza[2].
Quanto detto pone in auge due figure di Potere, quella autoritaria e quella Autorevole.
La figura autoritaria cerca il riconoscimento fine a sé stesso e impone l’obbedienza (lo Stato, capo religioso, o anche a volte il datore di lavoro).
La persona Autorevole si guadagna la Fiducia senza imposizione, attraverso la condivisione del Sapere, con l’intento di raggiungere la Verità e renderla disponibile per tutti ma sempre pronto al confronto. Infatti, egli è Consapevole che per avere relazioni sane, prive di conflitti è necessario il confronto sul merito delle cose per farle riconoscere come Vere e per poterle far accettare. Chi detiene la Verità è sempre disponibile al confronto in quanto ciò può confermare la propria Verità o ampliarla. Chi ascolta la persona Autorevole accoglie ciò che sente o l’azione che vede, per scelta, senza imposizione e diviene Fedele, cioè ripone Fiducia in chi è Autorevole, perché pur avendo il Potere, evita di usare la forza per imporre la propria verità.
Ad esempio, Gesù veniva seguito perché ciò che diceva risuonava nell’Animo delle persone, riconoscevano la Verità in Sé, anziché seguirlo solo perché affermava che era il figlio di Dio. Proprio perché era il figlio di Dio agiva attraverso la diffusione della Conoscenza e la Libertà data ad ognuno, sia di credergli, sia di seguirlo. L’esercizio del Suo Potere era tale che evitava l’imposizione in base al Suo ruolo ma era riconosciuto come tale perché lasciava al singolo la Volontà di seguirlo, di riconoscerlo e di amarlo in quanto tale e non per ciò che imponeva il Suo ruolo. Ecco perché aveva tanti Fedeli.
Quindi, ricapitolando, per poter avere Fiducia in noi, negli altri, nell’autorità e Fede, diviene necessario svolgere un percorso di crescita personale e Spirituale che consenta, attraverso una reale apertura del cuore, di riconnetterci alla nostra Anima-Sé Divino e acquisire quindi il Discernimento sapendo così riconoscere la Verità in sé dalla verità personale che ognuno può avere e cerca di imporre.
Quindi, fintanto che sarete liberi di agire, come Sentite nel profondo della vostra Anima-Sé Divino, sarete in presenza della Verità e quando una verità vi verrà imposta, saprete che di vero in sé ha ben poco.
Ora sapete quindi, quando, a chi e come dare Fiducia oltre a come compiere un atto di Fede!
[1] La parola Dio esprime due Entità, Dio Padre e Dio Madre, sono due in uno, giusto per essere precisi
[2] Indica il gesto di rifiutare di ottemperare a un dovere imposto dall’ordinamento giuridico nel caso in cui si ritengano gli effetti che deriverebbero dall’ottemperanza contrari alle proprie convinzioni etiche, morali o religiose.