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La Redenzione dell’umanità e il Sacrificio di GIUDA

Nella lingua italiana la parola “tradimento” significa: Il venir meno alla fede data, o a un impegno solennemente assunto”.

Il tradimento per eccellenza, nella storia dell’umanità, è quello imputato a Giuda nei confronti di Gesù, nonostante sia stato il popolo stesso a indicare tra Gesù e Barabba quale dei due dovesse morire.

Ma come per altre Verità, nella storia dell’umanità, anche quella di Giuda è stata distorta e oscurata allontanandola da ciò che veramente ha significato.

Infatti, per secoli l’umanità ha usato la figura di Giuda come capro espiatorio del proprio tradimento e infedeltà verso Dio.

Nei fatti, come lo dimostrano alcuni vangeli apocrifi, fu lo stesso Gesù a chiedere a Giuda di compiere tale gesto proprio perché lui era l’unico che potesse farlo, in quanto apostolo a lui più vicino e fedele. Per il suo grande amore e devozione Giuda accettò, compiendo così il suo grande atto di fedeltà.

Giuda, obbediente nel suo servizio, acconsentì a compiere quel gesto proprio per onorare il suo impegno solenne preso e NON venir meno alla propria Fede data: azione opposta al concetto del “tradimento” in ambito umano.

Ma in questa azione solenne, ciò che si è compiuto è stata una distorsione così profonda della Verità, che ha causato una spaccatura del genere umano verso Dio. La figura di Giuda è stata usata per simboleggiare un tradimento che, a tutti gli effetti, è stato quello dell’umanità verso Dio e verso suo Figlio.

Pertanto, l’atto di Giuda rappresenta l’essere umano che tradisce Dio portando, attraverso la morte di Gesù, la separazione tra l’umanità e Dio. Il tradimento di Giuda rappresenta, appunto, l’allontanamento da Dio e il suo grande sacrificio era necessario perché ciò accadesse. L’umanità tutta, allontanandosi dal proprio Creatore, veniva meno alla sua Fede e tradendo la Sua fiducia, doveva perdersi nell’oblio. Solo così poteva comprendere il significato profondo di non sentire più Dio nel proprio cuore e nella propria anima.

In Verità, l’umanità colpevolizzando Giuda e alimentando questa egregora di odio creata nei suoi confronti, continua ad alimentare la propria separazione e la lontananza da Dio. Finché ognuno non accoglie nel proprio cuore la Verità e riconosce ciò che veramente è accaduto nei confronti di Giuda, non ci potrà mai essere redenzione per sé stessi. La pesantezza dell’accezione che è stato attribuita umanamente all’azione di Giuda, simboleggia la chiusura del cuore dell’essere umano in Dio. Solo con il recupero della Verità, l’umanità può aprirsi all’ accoglienza del passato, all’integrazione delle esperienze vissute e al recupero della Fede in Dio, perché si riconosce nel Disegno Divino e vi riconosce le esperienze giuste e perfette che ne fanno parte.

Riconoscendo la Verità nella sua pienezza, infine, si prende consapevolezza che non c’è stato nessun tradimento e nessuna vera separazione, ma è stata solo un’esperienza per far sì che l’essere umano potesse sperimentare cosa significa non riconoscere Dio.

Il gesto di Giuda, l’azione di Giuda, la storia di Giuda è stato il mezzo attraverso cui l’umanità da quel giorno ha potuto sperimentare la lontananza da Dio e il significato della mancanza di Fede.

Ora che l’umanità sa che cosa significa la lontananza da Dio, la redenzione di Giuda rappresenta la strada verso Dio e verso la redenzione di sé stessi.

La sua azione è stata solo una nuvola che impediva di vedere il sole, ma la consapevolezza era tale, del fatto che il sole c’è sempre stato comunque, mentre l’umanità il sole ha smesso di vederlo e Dio di parlare direttamente con l’umanità, proprio da quel momento.

Alla luce di questo, colui che è stato il mezzo attraverso cui l’umanità ha iniziato a separarsi da Dio, apparentemente, è lo stesso che può ricondurli verso Dio, proprio perché lui Dio non lo ha mai abbandonato.

La Verità è ora pienamente espressa e presente e tutti dovranno tenerlo a mente, perché chi non riconosce nell’azione di Giuda la mano di Dio, non potrà ancora riconoscere Dio e sarà perso!

Le prime due più importanti Mitzvót (comandamenti della religione ebraica) per tornare a Dio, sono la Misericordia e il Timore come aspetto della Fede.

Infatti, solo attraverso la Misericordia si comprende la pienezza dell’esperienza vissuta e si trasforma in consapevolezza, acquisendo anche il Timore di Dio, ossia riconoscendo la sua Magnificenza.

Solo con la Misericordia si apprende il vero significato dell’azione di Giuda e, quindi, si diviene Timorati di Dio, cioè si riconosce la Grandezza di Dio in ogni cosa e si china la testa in segno di Devozione.

“Timore” dunque non significa semplicemente “paura”, ma significa nel contempo stupore, meraviglia, riconoscimento di Dio nella sua vera Essenza e Potenza.

Il significato profondo di tutto questo, deve portare ogni essere umano alla pienezza del vero significato della propria esistenza. Il timore diviene, così, il senso profondo della propria devozione verso Dio che si trasforma, a sua volta, nella necessità di compiacergli e di servirlo. Infatti, è importante comprende che il Creatore non punisce nessuno ma Guida, cioè conduce e insegna attraverso le esperienze della vita.

Attraverso le esperienze della vita e la consapevolezza, Egli ci mostra sempre come poter migliorare e divenire coerenti con ciò che noi siamo veramente e con l’essenza dell’Amore Vero che Lui stesso rappresenta in tutto ciò che E’.

Guida è l’anagramma di Giuda, ciò significa che il valore energetico delle due parole è lo stesso, cioè indica la Direzione verso la redenzione.

A seguire un messaggio diretto da parte dall’anima di Giuda.

Il risveglio di Giuda: è tornato

Giuda è tornato a contar le Anime meritevoli di a Dio tornare.

  • Perché tu Giuda hai guadagnato cotanto ruolo?

Io l’ho acquisito in virtute della storia mia, che seppur viziata, merito divenne, in quanto fu tale la vita mia, che comunque Dio la volle e io lo seppi.

Ricordo a voi che puntaste il dito: “foglia non si muove che Dio non lo voglia!”

Ecco qui la storia mia!

E or son qui a giudicare lo giusto e lo sbagliato secondo la Volontà di Dio che in me sostata è.

Con gli occhi Suoi son qui a rimirar lo passante e a indicar la strada verso Colui che sempre È, o a riparar di nuovo con una vita, chi ha vissuto senza l’ingegno di ciò che Dio, in mente Sua, voluto per lui aveva.

Lo Suo Disegno è perfetto, così come lo suo insegnamento celato che tu ai compito di svelar, affinchè edotto tu possa divenir de la vita tua e fors’anche del creato tutto!

Ascolta, Dio Comanda con voce silente, affiche non l’udito tuo ma l’Anima tutta, possa sentire.

Ascolta lo Suo Sibilo.

Ascolta la Sua Parola.

Ascolta attraverso l’Amore.

Dio è Tutto, e se tu separato ti senti, Cercalo in cuor tuo e ne troverai la stanza.

Sordo sarai tu al Suo richiamo?

Perso nell’ombra rimarrai a contare i perché delle vite tue, scambiando lo giusto per lo sbagliato e quindi la morte tua dell’Anima per la vita.

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